eCall, un sistema automatico per chiamare i soccorsi in caso di incidente grave.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Senza categoria

safety-43931_1280L’anno scelto per il via al progetto eCall è proprio questo, il 2015. Nell’ambito delle politiche per i trasporti attuate dalla Commissione Europea attraverso i propri Direttorati per migliorare la sicurezza sulle strade di tutta Europa e garantire quindi la riduzione degli incidenti gravi, sono stati proposti diversi progetti destinati al mondo degli ITS (Intelligent Transport Systems). Il sistema eCall citato è nato proprio dall’idea di unificare il sistema di chiamata dei soccorsi attraverso un numero di emergenza unico in tutta Europa, il 112, capace di raccogliere e gestire le chiamate automatiche effettuate dai veicoli in caso di incidente grave (urti violenti, ribaltamenti). Tale sistema verrà infatti obbligatoriamente installato a bordo dei nuovi veicoli a partire dall’ottobre di quest’anno e sarà dotato di un sistema di rilevazione della posizione mediante coordinate cartografiche, di trasmettere dati relativi a tale posizione, al tipo di veicolo e alla gravità dell’incidente rilevata mediante sensori. Sarà inoltre possibile aprire anche un canale vocale che permetterà ad un operatore del centro di assistenza del 112 di parlare con l’incidentato per constatarne lo stato e di conseguenza coordinare il tipo di intervento necessario (carro attrezzi, ambulanza, pompieri, …). Le tecnologie necessarie coinvolgono diversi soggetti, dai carmakers (costruttori di veicoli) ai loro fornitori, dagli operatori telefonici alle reti di servizi di soccorso (forze dell’ordine, vigili del fuoco, ambulanze, …); dispositivi di bordo e reti di terra. Il coordinamento tempestivo sul luogo del sinistro di mezzi adatti al tipo di incidente può salvare molte vite e salvaguardare l’ambiente; si pensi infatti ai trasporti di merci pericolose e/o inquinanti per l’ambiente, piuttosto che alla necessità dell’intervento di un elicottero in caso di fuoriuscita di strada di un veicolo in un contesto accidentato come il burrone di una montagna. Le tecnologie impiegate sono infatti pensate per attivarsi in autonomia e per garantire una copertura del servizio di soccorso in ogni ambito stradale. La complessità delle azioni necessarie per realizzare tutte le infrastrutture e i servizi necessari hanno però reso opportuno un piccolo spostamento temporale e la Commissione ha individuato nel 2018 la data ufficiale nella quale tutto il servizio entrerà in funzione. Torneremo su questa decisione nella prossima edizione della nostra newsletter.
Anche in questo contesto, il gruppo PRIMA attraverso le sue società può fornire supporto per le prove di pre-compliance e la certificazione dei dispositivi, il supporto alla post vendita sia in termini di logistica che di servizi di inizializzazione, riparazione e ripristino di apparati di bordo. Per ogni eventuale informazione aggiuntiva sui nostri servizi contattateci anche attraverso il nostro sito web www.primaricerca.it.